I luoghi di Casalecchio di Reno: il Lido

Il Lido di Casalecchio nasce poco a poco, in sordina, senza tagli del nastro e autorità, grazie al passa parola della gente che lo frequenta. Inizialmente casalecchiesi, gente di ‘casa’ che col fiume convive quotidianamente traendone anche, in molti casi e per lungo tempo, di che vivere.
Il Reno dà lavoro (pesce, ranocchi, legna, ecc.), ma regala anche divertimento. Bagni, tuffi, ‘sblisgarole’, i passatempi estivi dei bagnanti. Il tam tam arriva ai cittadini di Bologna che nelle domeniche d’estate cominciano a spostarsi dalla città per raggiungere questo tratto di fiume a Casalecchio. Diventano veramente tanti e tutto quell’afflusso stimola le capacità imprenditoriali di alcuni casalecchiesi che iniziano a trarne un beneficio economico.

Gli anni 30′


Sono gli anni ’30, la Grande Guerra, finita 10 anni prima, aveva lasciato spiacevoli eredità e la Comunità di Casalecchio, che aveva pagato un duro tributo di sangue (48 fra caduti e dispersi, 32 morti per malattia, 11 detenuti in prigionia e tanti mutilati e feriti), sente di non avere ancora saldato il debito morale e materiale con i reduci, anche se diverse iniziative erano già state intraprese.

Il fiume, con quel massiccio affluire di gente, rappresenta un’occasione per integrare la pensione dei mutilati e invalidi di Guerra e l’Associazione che li rappresenta avrebbe potuto gestire il ‘Lido’.

Vengono costruite alcune strutture, una cabina come spogliatoio per le signore, un rudimentale guardaroba e allestito, in una tinozza piena di acqua e ghiaccio, un bar per tenere in fresco le bibite.

Una piccola cassa fa la sua comparsa nella zona d’accesso alla spiaggia, l’ingresso costa 5 soldi (25 centesimi) per chi viene dalla città mentre per i casalecchiesi è gratuito. Nell’estate del ’32, dal resoconto dei biglietti staccati, le persone che nei giorni festivi si recano al Lido sono circa 10.000 con punte di 20.000 durante la settimana di Ferragosto.

Nella stagione successiva vengono costruite le latrine, sistemati spogliatoi e docce e viene appaltato il servizio ad un vero gestore che, dedotte le spese, versa gli utili alla cassa dei Mutilati. Vengono anche montate tende e ombrelloni, mentre Adelmo Sandri rileva il buffet, trasformandolo in un delizioso ristorantino, dove si mangia all’insegna della buona cucina bolognese e fragrante frittura del Reno, portata freschissima, momento per momento, dai pescatori di Casalecchio. L’anno di maggior fulgore è il 1939 e nel 1942 il Lido ha il primo “Regolamento di Balneazione”.

Seconda guerra mondiale

La seconda guerra mondiale allontana per anni la gente dal Lido e distrugge con i bombardamenti tutto quello che era stato costruito ma, nel 1946, dopo lo sminamento dell’intera zona, ricompaiono i capanni, il ristorante… insomma il Lido riapre i battenti e con il rinnovato stabilimento balneare fa la sua comparsa una vera chicca: l’Isola Verde, un locale da ballo come non ne esistevano altri. Tavolini tondi, rustici e colorati di azzurro, rosso e giallo,lampioncini per creare la giusta atmosfera, una lampada da 1000 watt sopra la pista e due faretti laterali (uno rosso e uno blu) permettevano di cambiare la luce, a seconda dei ritmi scatenati o languidi, mossi o lenti. L’Isola Verde funziona fino al 1952.

Il dopoguerra cambia però le cose: la diffusione delle motociclette e degli scooter aveva allargato il raggio d’azione dei bolognesi e raggiungere in una domenica il mare vero od altre mete più impegnative ormai non è più un problema. Le ultime grandi estati del Lido sono, forse, il 1953 e il 1954 ma, dal 1955, la nostra spiaggia passa agli “esteti del Lido”, cioè a quelli che lo apprezzano proprio per quello che è e ne colgono tutti gli aspetti romantici e pittoreschi.

La spaventosa piena del 4 novembre 1966 distrugge tutto, stabilimento balneare e ristorante e nessuno ebbe più voglia di ricostruirli.


Nel 1998 l’Amministrazione comunale di Casalecchio di Reno opera il restauro del Lido di ieri. Così, a 110 anni dalla Grande Piena che ne aveva creato le premesse, la spiaggia dei bolognesi riprende a funzionare.
Oggi, il Lido è affidato in gestione a un privato, offre servizio bar, lettini, un campo da beach volley e, come sempre, tanta tranquillità e relax!

Fonte: Casalecchio di Reno

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